SEDE VACANTE 1721


(March 19, 1721—May 8, 1721)




Description of the Sede Vacante,
April 10 –April 19, 1721

 

Diario delle novita di Roma in tempo di Sede Vacante, Num. 5. 6.  In data di 16. e 19. Aprile 1721 (Venezia: Angelo Geremia 1721) [24 pp.], pp. 2-24:

 

ROMA 16. Aprile 1721.

Sabbato mattina 12. corriente [Saturday, April 12, 1721] Mons. Falconieri Governatore di questa Metropoli, dopo la nota sua Infermità per la prima volta si portò all' Udienza del Sagro Collegio per dare contezza dello stato della Città, ove per la Dio grazia mediante la sua vigilanzqa, e rigorsa giustizia si vive con una gran quietudine mai più intesa nelle atre Sede Vancati, anzi da nessuno si stima essere tempo di Sede Vacante, mentre ciascuno attende al suo quieto vivere, non sentendosi come il solito nè uccisioni, nè latronecci, nè altri disordini.

Nella Rota, nella quale sta il primo de' Sig. Conservatori del Popolo Romano, ch' è nella Scala di Costantino Sua Sig. Illustr. fu sentita dagli Emi Sig. Cardin. Barberini Vescovo di Palestrina, Tomaso Ruffo del Titolo di Santa Maria in Trastevere Vescovo di Ferrara, Lorenzo Altieri Diacono di S. Agata alla Suburra, che in quel giorno si trovavano Capodordini; e dal Card. Albani Camerlengo di S. Chiesa.

La medesima sera, verso le 23. ore l' Emo Sig. Card. Bernardino Scotto Milanese del titolo di S. Pietro Montorio entrò in Conclave, non essendo potuto entrare prima per una indisposizione di podagra, e raffreddore, e fu ricevuto come il solito da Mons. D. Bartolomeo Ruspoli Governatore del Conclave, e di Borgo alla Statua di Costantino, ma non fu accompagnato sino alla porta del Conclave, come per sbaglio si scrive in un' altro Diario, e coll' entrata di questo emo in Conclave sono 41. Sig. Card.

In questi sagri giorni della Settimana Santa [Palm Sunday, April 6]  gl' Emi Sig. Cardinali esistenti in Conclave non hanno tralasciato di fare li soliti Scrutini, alla riserva della mattina di Pasqua [Easter Sunday, April 13], ch' esercitarono gli atti della loro Cristiana pietà nell' esercizio della celebrazione delle sante Messe.

Lunedì [April 14] secondo giorno di Pasqua trovandosi l'Emo, e Rever. Sig. Card. Gio: Battista Salerno del Titolo di S. Prisca indisposto con male di petto, e dubitandosi, ch' il male se gli' potesse più aggravare, essendo detto Signore assai gracile di complessione, col comun parere de' medici, uscì dal Conclave, e in sedia a mano fu portato al suo Palazzo, ma oggi [Wednesday, April 16] per la Dio grazia si ritrova alquanto meglio.

Il dopo pranzo del medesimo giorno nella Basilica Vaticana vi fu un gran concorso di Popolo per vedere le sagre reliquie, che ivi, come il solito di ogn'anno si mostravano, ma non nell' altre Sedie Vacante, per non fare tumulto, ma in questa essendosi osservata, una particolar quietitudine; si è permesso, tanto più, che nel ristretto di orgo, dove ne tiene il Comando Mons. ruspoli Governatore di esso, si vive con gran pace, mediante la sua continua attenzione.

Verso le 23. ore con numeroso corteggio enrò in Conclave l' Emo. Sign. Card. Giberto borromeo del Titolo di S. Alessio, essendosi in questi pochi giorni trattenuto dall' Eccmo Sig. Duca Rospigliosi, e per l' entrata di questo essendo uscito l' Emo. Sig. Card. Salerno, ne restano di numero in Conclave anche 41. che per fare il Papa ci vogliono 28. voti.

Martedì [Tuesday, April 15] terzo giorno di Pasqua qeusti RR. PP. Predicatori, che per tutto il corso Quadragesimale hanno sparsa con molti lor sudori la parola di Dio, e anche con iniversale furtto per la loro sagra eloquenza, e tra essi nella sagrosanta Basilica Lateranense Madre e Capo di tutte le Chiese del mondo il R. P. Giulio de Nobili Vitelleschi della Compagnia di Gesù, nella Basilica di S. Pietro il R. Sig. Do.Tomaso Mancini Beneficiato del medesimo tempio e Predicatore Cesareo, nella Basilica Liberiana di S. Maria Maggiore il Padre Barberini Cappuccino; Nella Chiesa di S. maria sopra Minerva il R. P. M. Fr. Gio: Tomaso Bianchi dell' Ordine di S. Domenico Veneziano, nella Chiesa del Gesù il R. P. Santo Canale palermitano della stessa Compagnia, nella Basilica di S. Maria in Trastevere il R. Sig. D. Gio: Francesco Canonico Cecconi Prete Secolare, e per non essere troppo prolisso si tralasciano li nomi degli altri, che con pari ammirazione sono stati ammirabili.

La medesima sera giunse in Roma dopo l' Ave Maria l' Emo Sig. Card. Benedetto Odescalco Comasco Arcives. di Milano incontrato dal Sig. Duca Odescalchi suo fratello, ove presentemente si trattiene.

Questa notte dopo le 5. ore è passato a miglior vita in età di 64. anni Monsig. D. Giustiniano Chiapponi Parmeggiano, Primo Maestro delle Cerimonie Pontificie, in luogo del quale è subito entrato il secondo Sig. D. Gio: Battista Gamberucci degno soggetto, e di vita, e di virtù, e a questo succede il Sign. Abbate Reale.

L' accennato Mons. Chiapponi lascia, che il suo cadevere sia sepolto alla Casa Professa del Gesù dove sia esposto con 20. fiaccole sopra un semplice cataletto all'uso de' Padri della Compagnia, e che debbano assistere intorno al cadavere, mentre se li canta la Messa solenne, li Sig. Beneficiati della Basilica Vaticana, a' quali vuole, che per detta assistenza se li dia a ciascuno giulj 4, e una candela di libra: e che di certo oro donatoli dal Re di Portogallo si faccia una lampada, e col suo mantenimento per ardere nella Confessione de' SS. Apostoli Pietro e Paolo, dove si conservano li Palli Arcivescovali; lasciando ancora a chi succederà al suo Beneficiato le sue due Cappe, due rocchetti, e due cotte, e li suoi breviarj ad uso della Basilica, coll'obligo di dire un Pater e un' Ave per la sua anima qualunque volta passa per avanti la Confessione dei Santi Apostoli, lasciando anche milti legati, in esecuzione dei quali lascia esecutore testamentario l' Illust. e Rev. Mons. Falconieri Governatore di Roma et il Sig. D. Pietro Calcaprina.

 

Giovedi mattina [Thursday, April 10] la Confraternita di S. Petronio della Nazione Bolognese fu a visitare il Santissimo Sagramento esposto nella Chiesa di S. Grisogono de' PP. Carmelitani della Congreg. Mantuana, e il dopo pranzo vi fu ' Archiconfraternita di S. Maria dell' Orto. Domenica [Sunday, April 13] alla Chiesa Collegiara di S. Maria in Via lata vi furono la mattina la la Confraternita del Santiss. Sagramento in S. Lorenzo in Lucina, e il giorno la Confraternita di S. Orsola.  Il Lunedì [April 14] fu esposto nella Chiesa di San Francesco a Ripa de' PP. Minori Osservanti Riformati di S. Francesco, ove la mattina vi andò la Confraternita del SS. Sagramento in S. Maria in Trastevere, et il gorno quella di S. Maria della Quercia dell' Universit à de' Macellari, Martedì alla Chiesa di S. Maria in Vallicella de' Preti della Congregazione dell' Oratorio vi si portarono le Confraternita di S. Celso, e il dopo pranzo quella di S. Valentino a Piazza Mattei. Oggi alla Chiesa di S. Agostino de' Padri Eremitani di S. Agostino vi andiedero la mattina la Confraternita di S. Giuliano a Monte Giordano, e la Sera quella di S. Grisogono.

 

Dalla Spagna:

Questi giorni passati si publicò un Decreto, col quale si ordina di mettere nell' Ospedale della Corte tutti li Poveri Mendicanti, sì uomini, che donne, ciechi, stroppiata, ragazzi, e ragazze, che vanno domandando limosine alle porte delle chiese, e nelle strade: di assistere quelli, che sono veramente poveri, e incapaci di procacciarsi li necessarj alimenti: et ordina a' vagabondi capaci di lavorare, di ritirarsi in 3. giorni nel paese della loro nascita, sotto pena di esser ò mandati in galera, ò in guarniggione: porta inoltre detto decreto, che li poveri domestici s' addrizzino a Curatori delle loro Parochie, ad esser assistati colle limosine, che sono della loro distribuzione.  Per la diligenza del Marchese di Badiglio Corregidore di quella Città è stata la settimana passata nel detto Ospedale gran numero di questi poveri; e si fanno le disposizioni per impiegare a fabriche e manifatture quelli, che sono capaci di lavorare, siccome si prattica in altri paesi, e nella Spagna stessa, cioè a Pamplona e a Saragoza.

Roma 19. Aprile

Mercordì [Wednesday, April 16] a sera l' Archiconfrat. delle Sagre Stimmate portò alla Chiesa del Gesù il cadavere di Monsign. D. Giustiniano Chiapponi Primo Maestro delle Cerimonie Pontificie vestito con sottana e soprana pavonazza, e cappello, et il mattino seguente del Giovedì fu esposto con vestimenti sacerdotali e calice in mano sopra un cataletto alquanto sollevato da terra con cappello semipontificale a piedi corcondato da 26. fiaccole secondo la sua Testimentaria disposizione avanti la Cappella del B. Francesco Regis, ove li fu cantata la Messa da' ministri della Sagrestia Pontificia, colla musica de' Cantori del Palazzo Apostolico.

Dal giorno delle Palme fino a quello di Pasqua dentro il Conclave da Monsig. Sagrista furono fatte tutte le Sagre Funzioni, colla benedittione delle Palme, et anche fu messo il Santissimo al sepolcro nella Cappella Paolina, e nella Processione di esso vi andarono appresso gl' Emi. Sign. Cardinali colle candele accesse, ma non si mancò in tutti li detti giorni in virtù delle Bolle farsi mattina, e sera li soliti scrutinj, et anche nella mattina di Pasqua, benche nel Diario passato si disse di nò.

Sin' ora per la Dio grazia dentro detto Conclave si vive con buona salute, essendo usciti solamente, come si scrisse sin' ora che il defonto Mons. Chiapponi, quale vi entrò ammalato, e l' Emo Salerno, che se la và passando meglio, et un Conclavista del sig. Card. Otthoboni' et il Sig. Card. Bussi è stato tocco da una Risipela.

Il medesimo Giovedì [Thursday, April 17] sera giunse in Roma con tre Mute l' Emo. Sig. Card. Innico Caraccioli del Titolo di S. Tommaso in Parione Vescovo d' Aversa, servito fino al Palazzo dell' Emo. Sign. Card. Imperiali dal Sig. Prencipe di Caserta, et ivi si trattiene fino a questa sera [April 19], ch' entra in Conclave.

Sotto il dì 15. Aprile corrente {Tuesday, April 15] dall' Illmo. Monsig. Colligola Tesoriere Gener. della R. C. A. fu fatto pubblicare un' Editto sopra l' estrattione 87. del Montenuovo delle Comunità per luoghi 42.71.76 e mezzo, essendosi per la restituzione di essi alla ragione di scudi 100. per luogo, depositati nella Depositaria Gener. della R.C.Ap. scudi 4271. e bajocchi 76. e mezzo moneta, ove passati 15. giorni non solo non correranno più li frutti, ma resterà detto denaro a richio, e pericolo de' Padroni.

Sotto il medesimo giorno per ordine di Monsign. sudetto fu pubblicato altro Editto sopra l' estrattione 123. del Monte Fede di luoghi 45. per conto dell' Abbadia di Chiaravalle, e per il pagamento di essi sono depositati nella Depositaria Gener. con le medesime clausole scudi 4500. moneta.

Venerdì mattina [Friday, April 18] nella Chiesa di S. Maria sopra Minerva stiede esposito il cadavere del Marchese ............ Nari con parato lugubre, e poi sepolto nella Cappella di sua casa.

L' istessa mattina [Friday, April 18] verso le ore 14 arrivò l' Emo. Sig. Car. Frà Vincenzo Maria Orsini, dell' Ordine de Predicatori sotto Decano del Sagro Collegio et Archvesc. di Benevento. et a drittura si portò prima a visitare la Sagrosanta Basilica Lateranense, e susseguentemente quella di S. Maria Maggiore, di cui S.E. ne tiene particolar divozione; andò poi a visitare l'Eccell. Casa Altieri, da dove andò alla Minerva, e di la a visitare l' Emo. Sig. Card. Marescotti sua concreatura, dal quale licenziatosi si portò alla Chiesa Nuova a visitare il suo gran protettore e liberatore S> Filippo Neri, dentro la di cui Cappella dopo aver lungamente orato, celebrò la S. Messa, terminata la quale senza mai muoversi, nè mangiare, ne prendero alcun ristoro, essendo digiuno fin dall' ora di pranzo del giorno antecedente, passate le 21. ora in abito viatorio incognito andò al Palazzo della S. Inquisizione, et ivi rivestitosi, accompagnato da Monsig. Maigrot Vesc. di Conone, da Monsig. Ansidei Assessore del S. Officio, e da altri prelati, e da molti Cavalieri, e Gentilhomini con fiocchi et Ombrella, servito dalle carozze del Sign. Card. Marescotti s'incaminò verso S. Pietro dalla Porta della Sagrestia entrò in quel sagro tempio, dove dopo aver orato nella Cappella del Sagramento, della Madonna, et alla Confessione de' SS. Aposoli Pietro e Paolo, il buon Cardinale per la gran riverenza e rispetto che sempre ha avuta al gran Vicario di Cristo in terra, volle anche essere a visitarlo nella propria tomba, dico di Clemente XI et ivi unitamente con quel gran popolo che stava a vederlo e servirlo con alta et intelligibile voce disse il De profundis con le sue preci, et in fine l' orazione pro Pontifice; che da tutta quella gran gente alternativamente con molta divozione, tenerezza et ammirazione veniva risposto.

Fu poscia ricevuto da Monsig. Ruspoli al solito luogo, e nell'' entrare in Conclave vi si trovarono per riceverlo quasi tutti li Sign. Cardinali, che con tenerezza l' abbracciarono: et ora sono in Conclave 43 Sign. Cardinali.

L'istessa sera con le Mute del Sig. Card. d' Althann et altre arrivò l'Emin. Sig. Card. Alvaro Cienfuegos Gesuita, e si portò al Palazzo del Sig. March. Astalli, presso per il soggiorno, che farà in Roma, il quale fu subito visitato dall' Eccell. Sig. D. Marc'Antonio Borghese nuovo Vice-Re del Regno di Napoli.

Coll/ occasione che l'Emin. Sig. Card. de Schrattenbach Vice-Re luogotenente e Capitan Gen. del Regno di Napoli dovrà essere in Conclave, Sua Maestà Ces. e Catt. dell' Imperatore ha destinato in suo luogo per Vice-Re di quel Regno l' Eccell. Sign. D. Marc'Antonio Borghese, la di cui famiglia la maggior parte è partita, avendo fatto famosi apparecchi per fare con nobiltà e solita generosità di quell' Eccell. Casa la comparia nel suo arrivo, et oggi partirà per Frescati, dove prima d' incaminarsi per quella Metropoli, si abboccarà coll' accennato Sig. Card. de Schrattembach. Tal provista è stata communemente gradita da tutta la Città, essendo questa una Casa tanto pia, caritatevolo, et esemplare che viene da tutti amata.

Oggi [Satuday, April 19] dopo le ore 17. è arrivato l'Em. Sig. Cardinale Giorgio Cornaro Veneziano del titolo de' SS. XX. Apostoli Vescovo di Padova, inconttato con mute dall' Eccell. Sig. Cav. Andrea Cornaro Ambasciatore in questa Corte della Serenissima Republica di Venezia, e da Monsign. Francesco Foscari Veneziano, Uditore della Sagra Rota, e condotto nel suo Palazzo di S. Marco.

Questa mattina da Monsign. Ruspoli Governatore del Conclave e Borgo è stato fatto legare alla Corda per darli tre strappate, uno che pose mano ad un cortello contro d' un altro, ma dopo legato, il medesimo Prelato li ha fatto la grazia.

Si è avuto avviso, che l' Emin. Sig. Card. di Sassonia [Christian August von Sachsen-Zeitz] venga a Roma, e dal Sig. Abb. Toramini per suo servizio si sono presi molti de' Palafrenieri, che servivano il defonto Pontefice.

Da Napoli si è avuto avviso, che la figliuola del Sign. Prencipe Borghese abbia dato alla luce un figlio maschio.

Qui si trova il Sign. Cavalier Porzia.

 

 


Relazione della morte del Sommo Pontefice Clemente Undecimo (Venetia: Appresso Angelo Geremia 1721) [24 pp.]. Diario delle novita di Roma in tempo di Sede Vacante, Num. 2. In data delli 2 Aprile 1721 (Venezia: Angelo Geremia 1721) [24 pp.];   Num. 3 in data delli 5 Aprile 1721 (Venezia: Angelo Geremia 1721) [24 pp.];  Num 4. in data delli 9 Aprile 1721 (Venezia: Angelo Geremia 1721) [24 pp.];  Num. 5. 6.  in data di 16 e 19 Aprile 1721 (Venezia: Angelo Geremia 1721) [24 pp.];  Num 7. 8. in data di 23 e 26 Aprile 1721 (Venezia: Angelo Geremia 1721) [24 pp.];  Num. 9. 10. in data di 30 Aprile e 3 Maggio 1721 (Venezia: Angelo Geremia 1721) [24 pp.];  Num. 11. a data di 10 Maggio (Venezia: Angelo Geremia 1721) [24 pp.];  Num. 12. 13 in data di 14 & 17 Maggio (Venezia: Angelo Geremia 1721) [24 pp.]; Num. 14. in data di 18 Maggio 1721 (Venezia: Angelo Geremia 1721) [24 pp.]; Num, 15 in data di 18 [actually 24] Maggio 1721 (Venezia: Angelo Geremia 1721) [24 pp.].

 


February 2, 2014 11:23 AM

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