Sede Vacante 1555



March 23, 1555—April 9, 1555

May 1, 1555—May 23, 1555


Francesco Maria Sforza Pallavicino, S.J.

The Conclave and Election of Paul IV


Francesco Maria Sforza Pallavicino, S.J. (1607-1667), Istoria del Concilio di Trento,  Book XIII, chapter xi, 8-11 (ed. A. Zaccaria)  Tomo III (Roma 1833), pp. 73-78: 

 

8.  Non era intervenuto nell' elezione di Marcello il cardinal Farnese, come quegli che dopo la guerra di Parma non avea mai consentito di tornare stabiolmente a Roma; e soggiornava nella sua legazione del contado avignonese, quantunque invitato da Giulio con offerta di grossa provvisione, e d' onorevole amministrazione. Ma udita la morte del papa, e venuto al conclave, trovò creato il nuovo pontefice coll'opera specialmente de' cardinali di sant'Angelo suo fratello, e di santa Fiora suo cugino: e ricevette da lui singolari carezze, e promesse.  Portava il cardinal Farnese di Francia lettere del re Arrigo a' cardinali di quella parte in favor del cardinal Polo, che nella rammemorata legazione avendo conversato col re a faccia, avea guadagnata la sua benivolenza:  oltre a quello che dal medesimo cardinal Farnese erasi adoperato co' suoi uffici presso al re in pro di lui:  onde, caduto Marcello, di tali lettere sperò giovarsi.  Ma incontrò sensi molto alieni negli altri cardinali di quella parte, e specialmente nel cardinal di Bellai il più antico della nazione; e inquel di Ferrara il capo della fazione: dicendo essi che occorrevano loro gravi ragioni contrarie da far sentire al re: onde conveniva attenderne la risposta; e fra tanto ritardar l' elezione finchè giugnessero ancora gli altri cardinali francesi i quali afforzassero la lor parte.  Di che il cardinal Farnese turbossi inestimabilmente, così perchè gli s'impediva l' esaltazione del Polo della quale ardeva fuor di misura; come perchè vedea tuttociò indirizziars alla creazione dello stesso cardinal di Ferrara, a cui vantaggio su l' entrar in conclave sopravnero al Farnese dal re stringnentissime commessioni.  Ed egli in suo cuore vi avea somma contrarietà per que' risguardi che potevano ritrarre ogni cardinale dal porre nella sedia di Pietro un principe italiano di si potente famigilia;  i quali ricevevano accrescimento di forza presso il Farnese da'suoi rispetti particolari per la consueta ed emulazione tra i simiglianti, e disamicizia fra i confinanti: perciò con la voce d' un suo ministro tenuto in Francia s' argomentò di mostrare al re per impossibile impresa la creazione del' estense: preveder lui che verso tre soli cardinali troverebbesi il collegio inclinato. 

L' uno esser il Polo: questo a comun giudicio conoscersi degno ed atto al presente stato del mondo, e parergli l' ottimo: nè doverlo urtare i francesi perchè il promovevano gl'imperiali; essendo certo, che non può divenir papa chi ha per se una sola parte:  l' altro il Caraffa decano; al quale pendere il cardinal di Bellai perchè (interpretava egli) sarebbeli succeduto nel decanato;  ed altri perchè la sua decrepita lasciava loro speranza di succederli nel pontificato: ma benchè il Caraffa a se mostrasse affezione, e fosse parente;  non riputarle egli acconcio alla sede apostolica per que' tempi; ne parimente al servigio del re per la moltitudine de' suoi congiunti sudditi a Cesare; il quale con beneficiarli avrebbe potuto guadagnar l' animo del nuovo papa:  nondimeno doversi lui tener in conto.  Per terzo possibile nominava il Morone: a cui opponeva, esser lui d' animo tutto imperiale.  Fin ad ora ho portate notizie certe, le quali ho tratte da un registro di lettere del prenominato cardinal Alessandro Farnese, comunicatomi dal cardinal Girolamo Farnese ora vivente, dappoichè questa mia istoria comparve in pubblico la prima volta. 

Entrarono appresso a ciò i cardinali nel conclave; ove fu condotto dal Farnese G. Antonio Facchinetti a lui caro fuor di misura; di cui ci converrà fare spessa memoria nell' azioni del concilio, e che dopo trentasei anni in altro conclave fu eletto pontefice, e dinominato Innocenzo nono: ma ciò che dentro al conclave poi avvenisse non me è conto per si autorevoli scritti.  Leggo nondimeno in alcune relazioni nè prive d' autorità, ne dissimiglianti alla verità, aver il cardinal Farnese quivi scoperto oltre agli ostacoli premostrati, che il collegio malagevolmente si sarebbe condotto ad elegger un pontefice allora cosi lontano: e che anche gl' imperiali non vi parevano disposti per la moderna suspizione di lui mostrata da Cesare nel ritardargli il viaggio; e perchè Filippo, nuovo, straniero, e mal fermo re d' Inghilterra, non giudicava sicuro a se che si desse l' autorità pontificale a un inglese.  Onde il cardinal di santa Fiora capo degl' imperiali rivolse l' animo all' innalzamento del cardinal Puteo che avea ricevuti molti onori e guiderdoni da Paolo [III], e il maggior da Giulio [III]; era accetto all' imperadore;  il quale perciò di buon grado l' aveva ammesso, quantunque provenzale, all' arcivescovado di Bari nel regno di Napoli, e riputavasi non discaro in privato a tutti i francesi come francese; benchè diffidente in pubblico alla lor parte quasi cesareo.  Per altro era celebre nella dottrina legale, maturo d' anni, laudevole di costumi, e la bassezza gli giovava di scala all' esaltazione, quando l' umiltà dell' origine rimovea il sospetto, ch' egli dovesse aspirare in vantaggio de' parenti ad acquisti sublimi.

9.  Adunque il cardinal santa Fiora [Guido Ascanio Sforza] condusse il negozio a tale che il numero bastante de' cardinali, e il Farnese tra gli altri, benchè tiepidamente, vi conveniva.  Onde se ne ragionava tra loro come di cosa più tosto fatta che da farsi.  Ma il fervor d' un amico risospinse il Puteo dal trono.  Erano le creature di Giulio senza certo condottiere; perciocchè il cardinal del Monte che aveva tenuta la persona di primo nipote, come estranio di sangue e privo d'estimazione, nè poteva obbligarle col rispetto della gratitudine, nè valeva a guidarle con l' indirizzo del senno.  Dall' altro lato essendo giovevole ai molti per esser più validi, l' avere qualche unità, e però qualche dependenza da uno; concedevano essi fin ad un certo grado questa prerogativa al cardinal della Cornia nipote di Giulio per sorella, e ornato di molte doti.  Egli dunque studiavasi infaccendato con ardor giovanile per conseguir l' onore di veder sublimata una creatura del zio: e mentre con quel fervore girava per le celle de' cardinali, avvenne che in lui s' abbattesse il Farnese: il quale avvezzo a signoreggiar lungamente, e consapevole d' aver in sua mano la maggior parte dell' urna, s' accese o d' indegnazione, o d'emulazione si forte, che in un momento infiammossi a distrubare il successo.

10.  E volendo contrapporre a quel trattato un altro, più a fin di guastare il primo che con fidanza di compire il secondo; gli cadde in pensiero il cardinal Caraffa decano suddito di Cesare, altrettanto confidente a' afrancesi, quanto era loro spspetto il Puteo natio di francia, e quanto era sospetto il Caraffa a Cesare che gli avea conteso gran tempo il possesso dell' arcivescovado di Napoli: il quale aveva ottenuto in fine per l' ardentissime instanze di Giulio III. in tempo che Giulio avea meriti speciali con Carlo per le incomodita della guerra cui egli imprendeva per sua cagione; e con aver dichiarato il papa, ch' ei non movevasi a tal richesta perchè gli piacessero le maniere del Caraffa;  delle quali o fosse per arte di negozio, o per contrarietà di natura, scriveva parole di somma riprovazione:  ma cosi per zelo di quella chiesa che da gran tempo rimanea vedova di rettore;  e ottenendosi ciò da sua maestà sarebbesi potuto mandarvi chi ben l' amministrasse e nello spirituale, e nel temporale; come per servigio della camera la qual verrebbe in questo modo a sgravarsi della provvisione che somministrava al cardinale per suo sostegno.  Ben in tale occorrenza con forme d' onore il giustificò in un suo breve dell' accusa datali presso a Carlo, che avesse tramato di levargli il reame di Napoli, e trarlo in dominio di Paolo terzo: dicendo esser incredibile ciò d' un uomo tutto affissato alle cose sacre si nella lezione, si nella contemplazione, si nell' azione.  Ma oltre la contrarieta dell' imperadore alla creazione del cardinal Caraffa, anche per altro era essa lungi dal verisimile; essendo in quell' uomo paventata da tutti una severità di virtù nulla temperata ne dall' esperienza degli affari civili per la solitudine della vita, servata da lui per quanto gli era stato permesso, eziandio tra la frequenza delle gran corti abitate, e tra gli affair de' gran carichi esercitati; ne dalla pieghevolezza verso il consiglio altrui per la fidanza del proprio. Nondimeno sapeva il cardinal Farnese, che le cose molto abborrite, quando si veggono tentar da vicino, benchè senza verisimiglianza di successo, atterriscono, e muovono a patteggiare per liberarsi dalla sollecitudine:  perciò a fin di ritrarre i convenuti dall' assunzione del Puteo, deliberò di condurre il Caraffa nella capella Peolina, dove sogliono i nuovi papa adorarsi.  E quantunque non avesse credenza, aveva nondimeno prontezza d' esaltarlo quando l' impresa riuscisse piùagevole alla mano, che al pensiero: poichè nè il rispetto o di Dio o dell' onore il potea rimordere d' aver innalzato a quel grado il decano del collegio, illustre di nascimento, ben fornito di sacre lettere, e venerabile per una virtù esemplare; nè le ragioni dell' utilita mondana il potevano condannare per mal accorto d' aver posto lo scettro in mano ad una creatura di Paolo terzo, della quale aveva provata la gratitudine al sicuro paragone della fortuna travagliosa ne' tempi di Giulio.  Or acciocchè l' umana sagacità rimanesse ogni di piùschernita in quella grandissima azione, ove deputandosi il vicario a Cristo, egli ne vuole ed essere ed apparire il vero autore;  molti cardinali s' aggregarono al Farnese, qual tirato dagli altrui conforti, qual da senso di conscienza verso la bonta della persona, qual dalla piena de' colleghi, veggendone un grande stuolo concorrerevi, e redendone il numero sofficiente per l' effecto.  Si che di quarantaquattro ch' erano in conclave, tutti s' accostarono al cardinal Caraffa salvo diciassette, i quali nella sala del concistoro si congregarono insieme ad opporglisi. Ma questi pur superavano di tre (non potendo l' eletto adorar se stesso) la porzione richiesta per impedire:  ed erano di grandissima qualità ed autorità: onde tra perciò, e perchè l' escludere suol esser piùagevole che l' eleggere, poste le speranze di molti; il successo rimaneva ancora lontano da ogni probabil giudicio.

11.  Ma intervenne, che Ottone Truxes, cardinale d' Augusta, prelato d' altissima estimazione per ogni pregio, e massimamente fra' cesariani; benchè la mattina avesse dato cenno al maestro delle cerimonie, che quel giorno il Puteo diverrebbe pontefice; e dipoi risapendo la tentata novita pel Caraffa, fosse prorotto in dire allo stesso:  che fa quel teatino ambizioso?   La sera senti mutarsi il cuore:  onde confessatosi e celebrata messa l' altra mattina per tempissimo con divozione assai maggior dell' usata; incontanente fe' significare al Caraffa per l' antidetto maestro delle cerimonie, che voleva concorrere ad esaltarlo.  L' esempio d' un tant' uomo commosse in maniera gli altri escludenti, che rimasero parte cambiati d' intelletto, parte smariti di animo.  Per contrario quei ch' erani raunati nella cappella per adorare il Caraffa, benchè la maggior parte (o piùtosto tutti, com' egli stesso riferiva) nol desiderassero, perseverarono costanti.  Si che finalmente fu eletto e lpubblicato il dì ventesimoterzo di maggio:  ascendendo egli al trono di vicario di Cristo in terra quel giorno appunto che celebravasi l' ascensione di Cristo al trono del cielo.  E dopo aver il nuovo pontefice richiesti i cardinali più volte, che gli proponessero il nome da imporsi, al quale non avea mai pensato, come non avea pensato all' occasione d' imporlosi;  tacendo essi per modestia, in ultimo a fin di mostrar qual affetto egli portasse a Paolo terzo che gli avea dato il cappello, e al cardinal Farnese che gli aveva procacciata la corona; volle chiamarsi Paolo quarto.

 

 



 

 


 

List links to material on  papal conclaves

 

 

January 8, 2014 1:54 PM

©2014 John Paul Adams, CSUN
john.p.adams@csun.edu

Valid HTML 4.01 Transitional
Valid CSS!

| Home | | Papal Portraits Home | | Medals Bibliography | | Other Conclaves | | Conclave Bibliography |