Sede Vacante of 1521

December 1, 1521 — January 9, 1522




The Death of Pope Leo X

Letter of Bartholomeo Angilelli, Bolognese Orator
December 3, 1521

 

Marino Sanuto, I diarii di Marino Sanuto  Volume XXXII (Venezia 1892), pp. 239-243 :

 


Magnifici et excelsi signori, signori mei observantissimi.

Tanto e stato inopinato el caso occorso, che se potra dire come el reverendissimo Campegio, al qual portatoli la nova, rispose a questa ora tanto li pensava come de votare.  Et quantunque, signori mei, per l' ultima del passato non scrivesse el caso pericoloso, dissi quanto se intendeva per tutta Roma;  et perche penso che le signorie vostre non sapiano ne la origine, ne la causa de questa repentina et inexpectata morte, dirolla piu succintamente se potra.

A li 24 del passato [November 24, 1521], cercha hore 23, gionse missier Paulo da Rezo secretario del reverendissimo et illustrissimo Legato nostro, videlicet Medici, con la nova che Milano si era dato a la Chiesa et a lo Imperio; et perchè nostro Signor non stava in Roma, el secretario Joan Matheo, et ditto missier Paulo subito in posta andorno a la Magnana, et gionti là, trovorno Sua Santità dire l' officio, et a ponto diceva el Benedictus et quel verso che dice ut sine timore de manu inimicorum nostrorum liberati serviamus illi.   Intesa la nova, ne pigliò grandissima et singulare consolatione, et tanto più che quando gionse dicesse quel verso del Benedictus, et rispose al secreterio missier Joan Matteo et a missier Paulo: "Questa e una bona nova che me avete portato."  Et recereatoli de molte particularità del campo suo et de' francesi, e del populo de Milan, del reverendissimo Legato, li dui secretarii licentiò et se accombiatorno da Sua Santit&arave;. Eccoti che subito la cosa se devulgò per tutto, de modo che quelli sguizsari che stavano a la guardia de Sua Santità in quella hora, comenzorno a fare allegreza con grandi schioppi et artigliaria et fochi, che mai in quella notte cessorno.  Et quantumque ne la hora del dormire Sua Santità più de una volta li facesse dire che si aquietasseno per volere posare, tutto fu frustratorio, nè mai fu possibile ponerli in silentio, de modo che passò tutta quella note senza punto dormire. 

Gionto el sequente jorno, che fu el dedicato a santa Catherina [November 25, 1521], Sua Santità fece intendere che da po' pranzo se ne volea venire in Roma; et cussi expetando l' hora de cavalcare intrò in un barco picolo de conigli, dove stete per gran spatio de tempo; et per essere quel jorno un bel sole et caldo, forsi più li dimorò che non havria fatto. Et cussi de quel loco levatosi, dal sole riscaldato, si inviò in Roma, dove non gionto forse in meno el camino, cessandoli quel calore del sole, incomenzò a rafredarse et tanto più pativa ancora che non era vestito de veste de invernata.  Altri dicono che ancora nel venire se lamentava de la fistula che più del solito li premeva, ma dava causa che 'l medico consueto darli un taglio, ne li avea dato due piu.  Sua Santita gionse alegro in Roma et de bonissima voglia, che altro non se diceva quanto stava jocondo; et perchè era el Luni, di che Sua Santità non mangiava altro che una volta e già la note se aprximava, fu preparato el pranso, qual con tutti li sui piaceri et spassi finito, andossene a dormire et molto ben posò, forsi per non haver la notte antecedente potuto dormire. 

La matina, svegliatosi, levato secondo el consueto, incomincio a dare audientia, che fu el Marti, et eccolti gionseno li due cardinali de casa Triulzi con tutti li frateli, nepoti et altri parenti che per questo tempo stavano in Roma, et Sua Santità li fece entrare.  Et in quel tempo li dava audientia, che ancora non erano venuti a particularità alcuna, li sopragionse il fredo de la febre; et cosi interota la audientia, Sua Santità sendè, intrò in camera et in leto, et questo fo el primo parossisimo non molto grande; et in vero quella note che seguiva, che ful il Marti venendo el Mercore [November 26/27], non hebbe molta quiete.  Nondimeno, el Mercore matina stava alegro et bene, de sorte che se diceva serà con popo de tertiana.  Et cosi cibatosi quel zorno asai impotentemente sendè, imo non erano anchora 21 hora che per havere mal posato la note, che se adormentò et pigliò bona recreatione.  Sopragionse la Zobia, et più tardo del solito li vene el parosismo; et per quanto dicono, non fu molto grave, de modo che li medici pigliorno per partito de volerli dare una medicina; et cussi fra el Venerdi et el Sabato [Thursday to Saturday, November 28 to 30], per antecipare el tempo. li deteno la medecina, qual fece optima operatione de modo che parea senza dubio che fra  quatro zorni fosse del tutto libero. Et cussì el Sabato Sua Santità se fece fare musica cercha hore 21, et fece la expeditione de alcuni brevi, imo, quod plus est, Sua Santità disse, da hogi ad otto, he era l' altro Sabato da venire, el zorno de santo Ambrosio, che quella matina voleva ire a messa al Populo et poi visitare la ecclesia de santo Ambrosio, et eccoti in su la sera vene el parosismo, et fu tanto grande et insuportabile che lo fece ussire de sè;  et cussì l' ebbe una malissima notte.

Et venendo la matina, che era la prima Dominica de lo Advento [December 1, 1521], che se fa messa in capella, accompagnato là lo Imbasiatore nostro, ne ne vado a la camera de quelli signori secretarii, et in poco rasonare intendo che quella notte haveano spaciato ben tre volte al reverensiddimo et illustrissimo legato Medici; pur disseno che allora passava, et cussì stete dormendo da le 15 ore per in sino a le 19.  Et svegliato che fu lo volseno cibare; ma Sua Santità, oppressa dal male dentro, che diceva se sentiva ardore grande et rodere, recusava el mangiare. Pur a la fine pigliò el pasto et ancora mangiò un pocheto, et parve fosse tutto recreato, de modo che loro scrisse al reverendissimo et illustrissimo Legato che stava meglio, et li medici non expectavano che più quella notte li dovesse venire parosismo, ma lo mandavano a la note sequente.  Sua Santità stete cosi per infino a le cinque ore suonate; del che, data licentia a quelli che erano in camera, che solo li intrava el reverendissimo Santi Quatro [Lorenzo Pucci], el reverendissimo Ponzeta per medico, li dui reverendissimi nepoti Salviati et Redolfi, la sorella et dui o tre camerieri et non più, et dato licentia a tutti per dormire, eccoti, avanti le sei hore sopravene lo parosismo, et fu tanto terribile che subito mandorno a chiamare el reverendissimo Santi Quatro, quale non gionse a tempo che gia haveva perso el cognoscere, benchè subito, sopravenendoli el male, Sua Santità cognoscendo el morire, adomando l' oglio santo, et el zorna se era confessato; et tanto li abondò el cataro, che fra le 7 ore et la 8 Sua Santità passò.

Ma perchè a le tre ore era stato io in palatio et haveva inteso la speranza ne tenevano i medici, cosi come li altri me ne stava senza pensamento; et eccoti, avanti le nove hore, lo reverendissimo Campegio et el signor Amabsiatore mandorno a chiamare, et in quella hora, ancora che intendessemo che lo secretario Joan Matheo havea spaciato, pure ridoto insieme col reverendo missier Paris dal reverendissimo gubernatore scrivessemo el caso a Vostra Signoria, et subito con dito missier Joan Matheo et per spatio de tre hore stessemo ad aspetare, de modo che già incomenzava ad apparere l'alba et el caso per tutta Roma se sapeva, et ogni homo prese le arme et se incominziò a fare provisione per Roma de pane, carne et altre cose necessarie, dubitando forse non intravenesse come a le altre morte de' Pontifici; ma per Dio gratia per insino a questa hora non se intende che a persona che sia facto ne un minimo idspiacere in la roba, nè in le persone. Pur non è cessà de far tutte le opportune privisione, et lo reverendissimo Camerlengo s' è tirato in palazo per più comodilà del negociare et providere.

El luni matina, circha hore 16, li reverendissimi cardinali cavalcorno a palazo, et el corpo di Nostro Signor, qual già haveano fato sbarare et da poi rivestire et rasetare, fu portato prima a basso ne le stanze del reverendissimo et illustrissimo legato Medici, et ivi posato in una sala passavano tutti li cardinali et intravano in l' altre stanze, et per spatio de tre hore o circha fu li tenuto. Da poi, secondo el consueto, fo portato in San Piero spora lo altare de Santo Andrea, dove concorea grandissima gente, homeni, donne, et de ogni sorte persone per vederlo e basarli el piede.  Li reverendissimi cardinali, avanti partisseno da palazo, feceno congregatione et subito constituirono un gubernatore per Roma, che fu el reverendo archiepiscopo de Napoli, persona in verità perciò apta, sì per esser signor da bene come etiam per essere molto amato et antiquo curiale.  Da poi li reverendissimi cardinali elexeno tre per fare l' inventario, et li electi forno li reverendissimi cardinali Monte, Siena de Picolhomini et Cesis. Et così dete ordine a qualche altra cosa conveniente, se ne tornorono in casa, et senza strepito passò tutto Lunedì et la note.

Dubitano pure alcuni che, divulgandosi la morte, che questi baroni et convicini vengano dentro, et per rispetto de li loro particulare inimicitie se fazi qualche disordine; pure spero in Dio che je ajuterà..  Et non intendo che Nostro Signor a la morte sua facesse mentione de persona alcuna.  Alcuni dicono che post confessionem perdonoe ad Adriano et che lo remesse; et questo è quanto si è facto per tutto hogi che io intendo.  Par in fino ad hore 20 fosse congregatione.  De quello intenderò avisarò Vostra Signoria, a le quale de continuo mi racomando.

A li 3 de Decembre 1521, de Roma a hora 21.

De Vostra Signoria servitore

BARTOL. ANGELILLUS.


 

December 16, 2013 9:43 PM
© 2013 John Paul Adams, CSUN
john.p.adams@csun.edu
Valid HTML 4.01 Transitional
Valid CSS!
| Home | | Papal Portraits Home | | Medals Bibliography | | Other Conclaves | | Conclave Bibliography |