Sede Vacante 1458


Letter of Otto de Caretto to Francesco Sforza
(August 20, 1458)


Ludwig von Pastor, Acta inedita historiam pontificum Romanorum praesertim saec. XV, XVI, XVII illustrantia. Ungedruckte Akten zur Geschichte der Päpste   Erster Band: 1376-1464 (Freiburg im Breisgau 1904). pp. 91-95, no. 65:

Per altre mie duplicate date heri ad hore XIIII fu avisato Vostra Excellentia come quello chi era cardinale de Sena è creato Summo Pontifice et è chiamato Pio II et per consolatione de Vostra Excellentia aviso quella come l' opera fatta per parte d' esso è quella, qual ha aiutato la sua virtù ad havere questa sublimità. nam quello di che intrareno in conclave per mezanità de M. Galeoto da Napoli nostro fu fatta per li R(everendissi)mi cardinali de Colona et de Ursini parenteza, cioè uno figliolo del duca Colona piglia per dona una fiola del cavalero Orsino et così rimasero fra loro in compositione de ellegere loro et suoy seguaci il Cardinal de Siena come quello, chi per parte de Vostra Excellentia li era dato confidentissimo; poy con l' ambasciator de la Maestà del re feci opera, che favorisseno questo medesimo, et così con il cardinal Ilerdensis [Antoni de la Cerda], il qual molto si monstra dedito a Sua Maestà, et con quelli duy nepoti del papa defuncto [Luis Juan de Mila and Rodrigo Borgia], li quali spereno pure per opera de Sua Maestà havere suoy beneficii in Catalogna et de la roba de Don Borges presa per le galee de Sua Maestà, et de altre cose del prefato Don Borges essere ben tractati, tanto feci, che ancora essi venero a favorire questuy.

poy per quello, che era parso al cardinale de Colona, havevano fatte certe altre pratiche con altri, che sarebbe longo dire, per le quale era impossibile tochare ad altri che a questo, et le pratiche se sono fatte tanto honestamente et secrete, che niuno se tene da nuy offeso, perchè quelli che ce hanno pentimento hanno caro de monstrarsi ancora benivoli ad altri et cosi facevamo ancora nuy et mexime con il cardinal Pavia [Castiglione] per honestà de Vostra Excellencia. item con el cardinal de S. Marco [Barbo] et con il Niceno [Bessarion], li quali havevano speranca asay del papato, li quali duy molto dimandaveno li favori nostri et li dedi ad intendere, che Vostra Excellentia pro sua instructione me li nominava per confidentissimi ambiduy, tutavia concludendo, che non possendo venire in loro fussero contenti pervenisse in questuy; et cosi deliberareno, et facendo ciascaduno experientia de suoy favori, trovareno la cosa riduta in modo, che l' uno favore porimeva l' altro, et sempre la cosa nostra stava in securo, intanto ch' essendo la cosa riduta al cardinal de Roan [d'Estouteville] et quello da San Marco [Barbo], et niuno poteva giongere al segno cedendo quello de San Marco come era forza cedesse senza alcuna resistentia, condescessero in questo santissimo padre, lo qual per le virtù sue excelente et per la summa integrità et bontà è accetto a citadini et cortesani, et secundo che se pò comprendere, e da ogni natione et signori et principi ben voluto, et spero governerà questa sede con tanta discretione et bontà, quanto altro che già longo tempo ce fusse, de la qual cosa Vostra Excellentia meritamente se può alegrare per lo universal bene de la fede catholica, et in specialità per bene de Vostra Excellentia, a la qual sempre è stato affectionatissimo, et io ancora per lo passato mi son sforzato de conservarvelo amico, ma in questo ultimo precipue dove ha cognosciuto et inteso con effetto, quanto l' amicitia de Vostra Excellentia habi in questa sua exaltatione operato, il che ha ricevuto a grandissimo suo obligo verso de Vostra Ill(ustrissi)ma Signoria, quantunque per sua honestà non me rechiedesse may cotali favori, ma, offerendoli io, li accettò et regratiava Vostra Excellentia, che lo extimava da tanto.

Ora poy che è creato papa et che tutti muy ambasciatori, quali eramo a la custodia del conclave, insieme con tutto el populo l' hebbemo accompagnato in Santo Petro et fatte le debite solemnità, ritornatolo in papazo intray in la camera de Sua Santità con pochi altri familiarissimi soy et sopgliatolo quelle veste e sporaveste, essendo esso molto straccho et affanato per lo tumulto grande, in lo qual era stato, gratiosissimamente me tiene in camera mandando fuora ogniuno et dissemi, cognosceva quanto era obligato a Vostra Excellentia per l' amore li havea monstrato et che adesso era in loco, dove potria recognoscere li servitij, et che Vostra Excellentia se tenesse certa, che in questa sede non potria sedere persona chi più fusse a quella benivola et affectionata et molte altre gratiosissime parole piene de benignita et gratitudine, offerendomi ancora in mia specialità molte cose per parere grato verso de Vostra Excellentia e di me, chi per comandamento de quella me era operato. io summamente regratiai Sua Santità de la bona voluntà sua come era conveniente et per me non accettay altro, che havere la grazia de Sua Beatitudine, perchè intenda per voluntà et comamdamento de Vostra Excellentia essere fatto questo, non per speranza de propria utilità mia, et cosi li offersi largamente le facultà, il stato e la persona de Vostra Excellentia per conservatione e augumento del stato de santa romana chiesa et de la Sua Santità, ricordandoli la grande extima che poteva fare de Vostra Excellentia, si per le virtù de quella, si per la potentia del grande stato, si per le amicitie grande che ha de Vostra Excellentia et de la Maestà del re de Sicilia, il quale Sua Santità ha possuto per questi suoy ambasiatori intendere quanto sia de Vostra Excellentia, et cosi dico del duca di Savoia, del duca de Modena, del marchese de Mantua, quali sono tuti aparentati con Vostra Excellentia, de l' amicitia, che ha con la Signoria de Venetia et con quella de Fiorenze, con lo marchese de Monteferrato, con la comunita de Siena, con li signori de Romagna et universaliter de tuta Italia, in modo che qualunque habbia Vostra Excellentia amica, possa dire non habbi alcuno inimico, et molte altre vere rasone, per le quale potra intendere, de niuno altro principe l' amicitia poterli esser più utile che quella de Vostra Excellentia; si che havendo essa con summo studio desiderato et cerchato, che a questo apice del pontificato fusse Sua Beatitudine exaltata et sublimata, potea rendersi certo de havere Vostra Excellentia promtissima a la conservatione e augumento del stato suo.

Sua Santità benignamente accettò le parole mie, dicendo molte dose in laude de Vostra Excellentia, pregandomi volesse scrivere a quella et raccomandarli il stato suo et de santa chiesa come cosa vostra, dicendomi che non solum in le cose de Italia, le quale Sua Santità se confida infra pocho tempo mitigare mediante il favore de Vostra Signoria, ma ancora in la impresa contra il Turcho spera l' aiuto et favore de quella, facendovi exnunc manifesto, che tegnerà in questa cosa talmodo, che Vostra Excellentia et ogni persona intenderà, non vole sub nomine cruciate imborsarsi denari, ma non volle pure, che in mano de Sua Beatitudine ne pervenga alcuno, come con il tempo farà meglio intendere. io a questa cosa dissi Vostra Excellentia sempre apparechiato con animo promtissimo.

Questa matina Sua Santità è stata con molti cardinali in consultatione de rebus agendis, et, per quanto possiamo comprehendere, il cardinale de Bologna [Calandri] è quello a chi monstri più amore, perche sempre sono stati più streti insieme che alcuni paltr et in questo papato ha posto ogni sua specialità da parte per fare questuy papa, pur ala giornata meglio se intenderà. questa sera ha datta audientia pu8blica ad ognuno et se monstra molto austero et iustificato in ogni sua facenda et non ha voluto, come soglieno li altri in lo conclavi, a psta de cardinali et altri chi se troveno la dentro a loro servitio immediate post creationem signare cosa alcuna, per non fare in quella confussione cose exorbitante, ma chi ha voluto darli supplicazione, l' ha poste in mano de alcuni suoy secretarij, et poy le revederà in camera et fara quanto li parerà conveniente; molti stimano, che in le cose sue debia essere molto austero et iustificato, come monstra, et così credo io, che sempre se honestarà in le faciende, ma pur io credo, che a pocho a pocho anderà largando la mano, ma in questi principij è necessario fare così, per non falire per confusione; interim le cose se ordenerano.

La coronatione de questo papa se dice se farà da domenica che vene ad otto dì, che serà la prima de septembre et credo se farà grandissime solemnità.

Mi ricomando humiliter a Vostra Excellentia.

Rome die XX augusti 1458.

De Vostra Excellentia fidelissimus servitore Otto de Carreto.

 

 

 

Rome die V augusti 1458, hora xxii.

E V. Ex. fidelissimo servitor Otto de Caretto.

 


 

 

November 11, 2013 3:09 PM

©2012 John Paul Adams, CSUN
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