SEDE VACANTE 1769

(February 2, 1769—May 19, 1769)



 

Felice Calvi, Curiosità storiche e diplomatiche del secolo decimottavo (Milano: Antonio Vallardi 1878), pp. 320-321:

Carissimo Fratello

Roma, li 13 Maggio 1769.

Per continuarvi le nove del Conclave vi dirò che Giovedi scorso 11 del corr.e [Thursday, May 11]  all'Ave Maria furono scritti dal Conclave due viglietti, uno al Conte di Kaunitz Ministro Cesareo, ed uno al Conte di Rovera Ministro di Torino, con la notizia che l'elezione nella mattina susseguente sarebbe caduta nella persona del Card.e Stoppani.  Alle hore 4 della stessa sera furono scritti a' detti Ministri due novi viglietti in cui si avvisava che per alcune difficoltà insorte non sarebbe altrimenti potuta seguire la sop.a elezione nella mattina suddetta; ma che si sperava di superare tutte le difficoltà insorte, ed in caso che questo non si potessero superare, si ristringevano allora à due soli altri soggetti riuscibili, li quali erano Malvezzi, o Caraccioli, o che da uno di questi onniamente doveva uscire il Papa.  Li maneggi tutt'hora continuano con gran calore, vedremo chi vincerà.  Il Card.e Lanti seguita à star bene, onde si crede che quanto prima rientrerà.  Prima che esso uscisse dal Conclave, dal Card.e di Bernis le fù intimato di non aver comercio nè in voce, nè in inscritto con il Generale de' Gesuiti, ò altri della Compagnia di cui esso sembra divoto, sotto pena dell'indignazione di S. M. Christianissima, e confisca dell'Abadia ad esso posseduta in Francia.  Questo ha operato che essendovi replicatamente stato per riverirlo il detto Padre Generale, non lo ha ricevuto.  Si dubita però che in qualche hora notturna possa essersi seco abboccato: io però non lo credo, sapendo che da Francesi li si tengono intorno grandi spie per scoprirne ogni andamento.  Questa mattina il Conte di Kaunitz ha ricevuto le pubbliche visite de'Principi, e Prelati, e Nobiltà suddita, o addetta alla Casa d'Austria per il Compleannos della Regina, e questa sera fà grande illuminazione, e sinfonia al suo Palazzo.  Queste sono le nove a tutta questa mattina.  Il povers Don Giacomo Lecchi Nipote del P.re Lecchi stà gravemente infermo di un accacco di petto, per cui già le hanno fatte nove sanguignie; ed il Cavalier Verri che stava con lui lo ha lasciato, ed è andato assieme di Don Alessandro di lui fratello,dal quale stava esso disunito.  Vi prego de'miei rispetti alla Marchesina vostra, ed a conservarmi il vostro affetto, essendo io

Vostro Aff.mo Fratello

Giorgio D'Adda.

P.S.  Vi porto li saluti del Fratello che sta benissimo, ed è occupato in vedere il materiale della Città, che molto le piace.

 

 

 

 


Monsignor Giorgio D'Adda was Prefect of the Signature of Justice, in the papal administration.



 


March 4, 2014 9:49 AM

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